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martedì 3 novembre 2009

I Muscoli hanno "fibre bianche" e "fibre rosse"

Le fibre muscolari sono differenziate da un componente (la catena pesante) della molecola di miosina in tre varietà isomorfe: le fibre di tipo I a contrazione lenta, le fibre di tipo IIa e IIx a contrazione veloce. La velocità di contrazione delle fibre I è un decimo di quelle di tipo IIx; quella delle fibre IIa è intermedia. Tale velocità deriva dal meccanismo di scomposizione dell’ADP nella catena pesante della miosina per ricavarne energia. Le fibre lente sono aerobiche, mentre quelle veloci sono anaerobiche.
Un sedentario ha una ripartizione in fibre del tipo 40-30-30, uno sprinter 20-45-25, una persona che pratica regolarmente jogging 50-40-10, un mezzofondista 55-4
0-5, un maratoneta 80-20-0, un ultramaratoneta 95-5-0.
In pratica, le fibre a contrazione veloce sono quelle più ipertrofizzabili e rispondono meglio all’allenamento con carichi elevati.

Fin qui è tutto vero, poi nascono i miti.
C’è cioè la pretesa di allenarsi sulla base della propria tipologia muscolare, o di trarre conclusioni su quello che accade tirando fuori questa storia.
Di per se non ci sarebbe niente di male, se non che:
1. Non c’è un test che permetta di definire correttamente la composizione muscolare, se non una biopsia
2. La composizione muscolare è solo UNA delle variabili da considerare
3. La composizione muscolare varia da persona a persona e fra muscoli della stessa persona

In pratica, noi non possiamo misurare il quantitativo di fibre rosse e bianche del nostro corpo. Parliamo, ma non abbiamo i dati. Niente. Zero. Solo chiacchiere. Però su questo, magari, impostiamo degli allenamenti.

Tipo: le fibre rosse necessitano di più ripetizioni con meno peso, le fibre bianche necessitano di meno ripetizioni con più peso. Oppure: faccio delle serie in fondo all’allenamento per stressare le fibre rosse. O, come dice Holmes con le sue X-Reps, quelle bianche perchè non ha capito come girano le cose.

In altre parole, in nessuno sport si va a controllare la tipologia di fibre, se non a posteriori.
E’ lo sport stesso che decreta l’assonanza con l’atleta. Uno “secco” farà la maratona, uno “grosso” il lancio del peso. Se quello secco si scopre 800metrista… farà gli 800metri, composizione delle fibre o meno. Sapere a priori queste informazioni, anche potendolo fare, non aggiungerebbe nulla se non la conoscenza di una predisposizione. Da qui a classificare le persone… ce ne corre............fonte: bodybuildingitalia.it

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