Rimandano da un lunedi all'altro il grande evento che come il primo giorno di scuola, il tipo, sperava non arrivasse mai, ma quando la ragazza con il sorriso sulle labbra lo guarda e gli indica la porta della palestra , lui non può più tirarsi indietro e varca la soglia.
La sua tristezza era evidente dal primo attimo che lo vidi, ma la cosa più triste era la sua finta felicità che mostrava quando la ragazza incrociava il suo sguardo o comunque girava la testa verso di lui.
Quando lei si allontana lo guardai e dopo evergli chiesto il nome e qualche altro particolare gli feci una domanda perentoria :" Dimmi la verità.
Sei stato costretto ! Quando hai visto il buono regalo volevi urlare dall'incazzatura, vero?"
Lui senza pensarci due volte, senza tener conto che in fondo io ero per lui un estraneo mi disse prima di un sospiro talmente profondo da creare un solco abissale tra il bacino e le costole :" mi ha rovinato le feste di Natale !!
Questa non capisce che io non ho voglia di stancarmi, amo il divano, il cibo e non mi importa nulla che ho la "panza" ma non ho problemi con me stesso".
Beh devo dire che è stato un ragazzo sincero ed è proprio per questo che l'ho preso a cuore e ho cercato di fargli sembrare meno pensanti possibili i 3 mesi di carcere che lo apettavano da quel giorno.
Ho sempre pensato che a casa avesse un diario sul quale segnare i giorni che mancavano fino all'alba .
Il primo giorno di allenamento è stato glorioso.
Sembrava Carlo Verdone nel film "che colpa ne abbiamo noi" quando fa il tapis roulant a tutta velocità nel suo primo ed unico giorno di palestra e per sentirsi figo , per la serie "ti piace vincere facile", ingaggia un duello con una signora anziana che passeggiava tranquillamente.
Il ragazzo sudatissimo dopo qualche minuto, affannato come non mai si stende sul tappetino per fare i primi addominali ma il corpo non sembrava muoversi, era inerme ma diceva di sforzarsi .
Sulla cyclette era caracollante ed ogni tanto controllava sia l'orologio al muro che quello al polso fin quando mi fa la domanda più antifitness possibile :" scusami Gio, ma fino a che ora devo allenarmi ?....a che ora credi debba andare via?"
Io lo guardo sbigottito e con un sorriso tranquillo rispondo :" ma che dici...non ci sta un'orario determinato. Devi ancora allenarti, abbiamo appena iniziato..."
In tutto questo la ragazza stava facendo un corso di Step GAG con pochissima coordinazione.
Da apprezzare lo sforzo di lei, da ricordare quello di lui....
Nasce tra di loro una competizione, una gara a chi molla dopo.
Una gara silenziosa, tacita, che non avevano dichiarato ma che io percepivo giorno dopo giorno.
I primi giorni lei allegra e gaia e lui distrutto e disperato.
Si guardavo in cagnesco e lui odiava lei per il regalo osceno e lei amava lui per l'impegno profuso.
Dopo qualche settimana lui vede che lei incomincia a vacillare, qualche assenza di troppo fino all'abbandono.
Lei sembrava avesse avuto lo stesso compito delle lepri nell'atletica leggera (quelli che corrono avanti a tutti i primi giri per "tirare" dietro di se per poi abbandonare la gara e lasciare la pista ai campioni), aveva lasciato la palestra dopo aver instradato lui .
Lui non aveva intuito questa cosa e vedendo che la ragazza aveva mollato lui ha resistito altri 3 o 4 giorni per poi ritornare definitivamente sul divano....
......a tutt'oggi non ci sono pervenute più le tracce dei due...
Per la serie bei regali di Natale.....grazie amore !
La sua tristezza era evidente dal primo attimo che lo vidi, ma la cosa più triste era la sua finta felicità che mostrava quando la ragazza incrociava il suo sguardo o comunque girava la testa verso di lui.
Quando lei si allontana lo guardai e dopo evergli chiesto il nome e qualche altro particolare gli feci una domanda perentoria :" Dimmi la verità.
Sei stato costretto ! Quando hai visto il buono regalo volevi urlare dall'incazzatura, vero?"
Lui senza pensarci due volte, senza tener conto che in fondo io ero per lui un estraneo mi disse prima di un sospiro talmente profondo da creare un solco abissale tra il bacino e le costole :" mi ha rovinato le feste di Natale !!
Questa non capisce che io non ho voglia di stancarmi, amo il divano, il cibo e non mi importa nulla che ho la "panza" ma non ho problemi con me stesso".
Beh devo dire che è stato un ragazzo sincero ed è proprio per questo che l'ho preso a cuore e ho cercato di fargli sembrare meno pensanti possibili i 3 mesi di carcere che lo apettavano da quel giorno.
Ho sempre pensato che a casa avesse un diario sul quale segnare i giorni che mancavano fino all'alba .
Il primo giorno di allenamento è stato glorioso.
Sembrava Carlo Verdone nel film "che colpa ne abbiamo noi" quando fa il tapis roulant a tutta velocità nel suo primo ed unico giorno di palestra e per sentirsi figo , per la serie "ti piace vincere facile", ingaggia un duello con una signora anziana che passeggiava tranquillamente.
Il ragazzo sudatissimo dopo qualche minuto, affannato come non mai si stende sul tappetino per fare i primi addominali ma il corpo non sembrava muoversi, era inerme ma diceva di sforzarsi .
Sulla cyclette era caracollante ed ogni tanto controllava sia l'orologio al muro che quello al polso fin quando mi fa la domanda più antifitness possibile :" scusami Gio, ma fino a che ora devo allenarmi ?....a che ora credi debba andare via?"
Io lo guardo sbigottito e con un sorriso tranquillo rispondo :" ma che dici...non ci sta un'orario determinato. Devi ancora allenarti, abbiamo appena iniziato..."
In tutto questo la ragazza stava facendo un corso di Step GAG con pochissima coordinazione.
Da apprezzare lo sforzo di lei, da ricordare quello di lui....
Nasce tra di loro una competizione, una gara a chi molla dopo.
Una gara silenziosa, tacita, che non avevano dichiarato ma che io percepivo giorno dopo giorno.
I primi giorni lei allegra e gaia e lui distrutto e disperato.
Si guardavo in cagnesco e lui odiava lei per il regalo osceno e lei amava lui per l'impegno profuso.
Dopo qualche settimana lui vede che lei incomincia a vacillare, qualche assenza di troppo fino all'abbandono.
Lei sembrava avesse avuto lo stesso compito delle lepri nell'atletica leggera (quelli che corrono avanti a tutti i primi giri per "tirare" dietro di se per poi abbandonare la gara e lasciare la pista ai campioni), aveva lasciato la palestra dopo aver instradato lui .
Lui non aveva intuito questa cosa e vedendo che la ragazza aveva mollato lui ha resistito altri 3 o 4 giorni per poi ritornare definitivamente sul divano....
......a tutt'oggi non ci sono pervenute più le tracce dei due...
Per la serie bei regali di Natale.....grazie amore !
Nessun commento:
Posta un commento