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mercoledì 11 febbraio 2009

Un giorno chiudendo la palestra, dimenticai qualcosa....

Ogni tanto capitano cose davvero strane.
Un giorno di qualche inverno fa, stanco ed infreddolito, avevo solo voglia di chiudere la palestra ed allontanarmi in macchina per rilassarmi sul divano di casa mia.
Ho atteso pazientemente che l'ultimo corso fosse terminato e mentre leggevo un libro vidi l'ultimo cliente uscire dalla porta principale dopo aver fatto la doccia.
Piano mi avvicinai al quadro generale delle luci e feci scattare l'interruttore principale.
Le luci si spensero e io preparai le mie cose nella penombra.
Dopo qualche minuto chiusi la serranda facendo un gran chiasso e misi il lucchetto come al solito.
Mi allontanai lentamente ma a passo spedito .
Mentre stavo per raggiungere casa, assorto nei miei pensieri vengo distratto dallo squillo del mio cellulare che lampeggiava anonimamente. Risposi ed un ragazzo con una voce grossa ma incerta mi disse:" sei tu l'istruttore della Beauty Line?" dopo aver risposto affermativamente alla domanda lui tutto d'un fiato dice :" attenzione, hai lasciato una ragazza dentro, sta gridando all'impazzata perchè vuole essere liberata!...stava chiusa nel bagno e quando è uscita ha visto tutto buio e per la paura non è riuscita a ricordarsi il PIN del suo cellulare ed ha pensato di battere i pugni contro la serranda e gridare aiuto. Intimorito ma freddo nella circostanza l'ho ascoltata e sono qui al cellulare......".
Io incredulo incominciai ad invertire il senso di marcia e dissi:" si , si arrivo subito, ma come ha fatto a restare dentro.....cmq non pensare che l'abbia fatto di proposito, voglio dire che non l'ho sequestrata....".
Chiudo il cellulare e nel tragitto di ritorno verso la palestra cercavo mille frasi per scusarmi con la tipa che purtroppo avevo lasciato involontariamente chiusa dentro.
Mi chiedevo come avesse fatto a non sentire tutto il rumore che avevo fatto e restavo ad occhi aperti ad immaginare le sensazioni provate quando si accorse di essere "in trappola".
Volevo scusarmi e dichiarare la mia innocenza ma allo stesso tempo temevo una ramanzina per la mia presunta non curanza e frettolosità nel chiudere le serrande senza accertarmi di chi fosse rimasto.
Io ero certo che nessuno era rimasto dentro ma non andavo a pensare che una ragazza si chiudesse in bagno per ore solo per cambiarsi un pantalone.
Arrivai e il signore che mi aveva chiamato non c'era più.
Alzai la serranda e la ragazza stava stesa per terra come si farebbe per respirare l'ossigeno in un ascensore pieno di monossido di carbonio.
Si alzo velocemente e scappo sul marciapiede difronte.
La chiamai e mi scusai, ma lei non mi diede il tempo di pronunciare la fine della frase che si mise a piangere e mi chiede perdono:" perdono , davvero ti chiedo scusa ma ero in bagno e non ti ho proprio sentito. Stavo forse pensando o forse riflettendo ma tu scusami tanto, non lo farò piu'. Giò davvero non avercela con me, scusami davvero scusa scusa scusa. Cosa posso fare per sdebitarmi?"
La ascoltavo senza dir nulla perchè volevo capire se mi stesse prendendo in giro o se invece fosse seria al punto tale da prostarsi ai miei piedi per essere perdonata. ( di cosa poi....non l'ho ancora capito tutt'oggi).
Tornai a casa stranito e lentamente le ruote della mia macchina sull'asfalto freddo sembravano pattinare ..
La ragazza da quel giorno non l'ho più vista...

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