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mercoledì 16 luglio 2008

Un'esperienza di un mese in una palestra famosa..

Ieri, dopo tanti anni, mi sono allenato per la prima volta in una nuova palestra e lo farò per tutto il mese. Non amo stare fermo, nemmeno d'èstate, e quindi ho voluto provare questa nuova esperienza in un poso dove nessuno mi conosce, almeno credevo !
Due gli obiettivi da percorrere: il primo quello di restare in forma, il secondo quello di capire come si lavora altrove e trarre insegnamento e spunto dalle cose positive ed annotare quelle negative che portano poi a far apprezzare il mio modo di lavorare.
Entro in sala con l'unico pensiero di allenarmi con mio fratello e stare tranquillo.
Nessuno mi nota, e nessun dei 4 istruttori in sala mi raggiunge per chiedermi se avessi bisogno di qualche consiglio o quanto meno per presentarsi.
Di certo non mi son sentito perso ma mi ha fatto capire quanto freddo è un approccio di questo tipo e quanta fatica farebbe un ragazzino alle prime armi ad allenarsi in una struttura tanto dispersiva. Certamente la palestra è incantevole, non manca nulla in sala attrezzi e abbonda lo spazio dove potersi muovere o chiacchierare, insomma nulla da dire sulla gestione dei locali ma sull'organizzazione dei dipendenti devo dire che c'è da fare moltisismo.
Tutti mettevano a posto i pesi appena usati e non ci stava nemmeno un bilanciere carico e tutti i manubri erano sulla loro postazione (questa è una cosa molto positiva).
La sala body building e gli spogliatoi non sono collegati ma per passare da una all'altra bisogna accedere tramite la sala d'accoglienza con una temperatura glaciale di 21 gradi che contrastava nettamente con i 32 della sala isotonica e i 40 degli spogliatoi.
Queste forti escursioni termiche certamente non giovano alla nostra salute ecco il motivo percui son parzialmente contrario al climatizzatore in palestra. Bisogna evitare che il nostro corpo sudato venga a contatto con l'aria fredda e non in secondo piano, si creerebbero polemiche sulla temperatura da tenere. Qualcuno la vorrà bassa e qualche altro alta e ci sarà poi il solito bastian contrario che desidera la temperatura ambiente.
Mi sono allenato stupendamente ma non son riuscito a non parlare di fitness con un conoscente incontrato li per caso che faceva lo squat al multi power con uno strano movimento ma per il resto ho chiuso gli occhi davanti a tutti coloro che facevano castronerie o che non sapevando l'esatto movimento di un esercizio.
Gli istruttori insomma latitavano e poco male se si tratta di me, ma immagino un signore che per la prima volta si approccia a questo mondo e che già fa mille fatiche per vincere la propria mente a non stare sul divano, sicuramente sarebbe disorientato e soprattutto faticherebbe a socializzare visto che i grandi spazi riducono la percentuale di conoscenza tra esseri umani.



Adesso una precisazione importante per tutti coloro che pur non sapendo vengono attratti dalla pubblicità e dai magnifici spot televisivi.
La palestra che mi vedrà come cliente per un mese è un centro incredibilmente bello e moderno ma ciò nonostante non ha attrezzi isotonici Technogym ma Panatta e gli americano Hammer.
Con qiesta precisazione vorrei far capire che a grandi linee le macchine sono le stesse e compiono più o meno gli stessi archi di movimento, quindi la scelta di una strutture da frequentare non dovrebbe essere dettata dal tipo di attrezzi presenti ma dalla professionalità di chi ti dovrebbe seguire.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Come sempre molto professional

The Killer

Anonimo ha detto...

Che dire... siamo sulla stessa barca caro Mr Jo... con l'unica differenza che la palestra nella quale mi sto allenando propina ai propri avventori macchine vecchissime, alcune delle quali a rischio tetano (vedi cavi...). Ma ciò non mi spaventa, anzi... IMPEGNO, COSTANZA E ABNEGAZIONE... sempre e dovunque... anche nelle peggiori palestre di Fasano... Ciao amico mio... Checco