Qualcuno invece è già dentro da parecchio tempo ma non riesce a smantellare dalla sua mente tutte quelle credenze limitanti che contribuiscono a sviluppare tanti preconcetti in merito ai metodi di allenamento.
Questa storia che adesso vi racconto è davvero accaduta e per questo userò un nome inventato per indicare la protagonista.
Una ragazza passa dalla palestra i primi giorni di apertura dopo la pausa estiva.
Prima mi chiede informazioni di ogni genere sullo spinning, sulla fit box e sulla sala attrezzi, poi giustamente passa alle domande sui costi. Si ferma al bancone all’ingresso e riflette ad alta voce:”Si ma se io vengo il pomeriggio poi ho lezione all’università. Il Mercoledì non potrei venire ma la domenica si. Credo che pagare il trimestrale non mi convenga se dovessi venire 2 volte a settimana e invece se dovessi fare gli ingressi avrei problemi se dovessi allenarmi ogni giorno”.
Io cerco di seguirla nelle sue evoluzioni mentali e mentre si sta allontanando , guadagnando l’uscita, prima di varcare la soglia dice:”Devo dire che è davvero una bella struttura, i prezzi sono molto competitivi. Mi voglio iscrivere per dimagrire i fianchi e la pancia. Devo tonificare le braccia e l’interno coscia. Non voglio mettere i muscoli. Adesso non ho i soldi con me, ma torno più tardi e cominciamo”.
Dopo qualche giorno Simona ritorna.
Entra nuovamente in palestra ed ancora con il fiatone per la corsa fatta per arrivare dall’altra parte della strada, mi dice:”Ma a che ora chiudi?”
Io le dico che di li a 1 ora avrei abbassato le serrande.
Lei stranita fa una faccia stufata e mi domanda una cosa che non centra nulla con la prima parte della conversazione:” Scusami ma di che marca sono gli attrezzi?”
Stavo per risponderle mentre nella mia testa pensavo cosa per lei potesse cambiare se erano della Technogym , Panatta o Teca .
Non feci in tempo ad aprire bocca che lei disse :”Ti faccio questa domanda perché con gli attrezzi di qualche anno fa, ingrassai invece di dimagrire. Ogni volta che mi allenavi i muscoli aumentavano!”
Dentro di me pensavo che se fossero davvero esistiti attrezzi di questo tipo li avrei comprati tutti ed avrebbero fatto la mia fortuna .
Già immaginavo lo spot pubblicitario : un mese 300 euro e muscoli garantiti !!
“Non sono le macchine isotoniche che determinano il risultato –dissi io- ma è come queste vengono fatte utilizzare”.
Simona ancora una volta se ne va e non si iscrive.
Una sera la incontro casualmente per strada ed incomincia, subito dopo avermi salutato, a giustificarsi:”Sai non mi sono ancora iscritta perché ho avuto una serie di problematiche assurde. Poi dovevo andare a due cene di laurea dove sapevo di dover mangiare tanto e non valeva la pena allenarmi inutilmente. Adesso sono determinata e penso di iniziare Lunedì!”.
Fui costretto ad ascoltarla anche se alla fine non era costretta a doversi giustificare.
Imperterrita tornò un Lunedì. Non quello che sarebbe dovuto essere ma uno qualsiasi.Entrò in palestra ancora una volta e mi disse:” Ricapitolando, se dovessi iniziare adesso cosa mi faresti fare? E’ vero che mi faresti allenare poco per volta senza fare tutto oggi?”
Senza risponderle a voce, facevo qualche cenno con il capo e nel frattempo stavo iniziando a prendere i dati per effettuare l’iscrizione.
“Sai non è facile per me iniziare – disse Simona – Ero abituata a fare tante ore al giorno di allenamento. Adesso fare le cose elementari mi deprime”.
Si iscrisse e non si allenò quel giorno e neppure il giorno dopo ma nemmeno la settimana dopo. Tutt’oggi la stiamo ancora aspettando….per rinnovare il mensile visto che è scaduto !!
1 commento:
Fantastica storia, wow aveva la guerra in testa sta ragazza...come si dice a Bari...STONN' STONN'
:) Ciao
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