Gli integratori alimentari sono solitamente presentati in capsule, compresse, bustine, flaconcini e simili, e possono contribuire al benessere dell’organismo ottimizzando lo stato nutrizionale oppure contribuendo al benessere con l’apporto di nutrienti o sostanze di altro tipo.
L’immissione in commercio è subordinata alla procedura di notifica dell’etichetta al Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali. Una volta superata tale procedura, i prodotti sono inclusi in un apposito elenco con uno specifico codice, i cui estremi possono essere riportati nella stessa etichetta.
A livello nazionale, le linee guida ministeriali sugli integratori alimentari contemplano una serie di disposizioni per quanto riguarda gli apporti di vitamine, minerali, aminoacidi, acidi grassi, fibra alimentare, probiotici. E’ tuttora in corso a livello comunitario la definizione dei livelli di apporto ammessi per le vitamine e i minerali, mentre non vi sono ancora riferimenti armonizzati per quanto concerne l’impiego degli altri nutrienti e delle sostanze di altro tipo.
Gli estratti vegetali impiegabili negli integratori, per alcuni dei quali sono previste specifiche avvertenze da riportare in etichetta, sono pubblicati sul sito web del Ministero insieme all’elenco di piante ritenute non ammissibili per il particolare profilo di attività.
E’ importante sottolineare che una sostanza, per poter essere usata in un integratore alimentare, deve aver fatto registrare in ambito UE un pregresso consumo significativo come prova di sicurezza. Se non ricorre tale condizione, la sostanza si configura come un nuovo ingrediente (“novel food”) o un nuovo prodotto alimentare ai sensi del regolamento (CE) 258/97 e, pertanto, un eventuale impiego anche nel solo settore degli integratori richiede una preventiva autorizzazione a livello comunitario.
Inoltre, se il pregresso consumo è avvenuto con i soli integratori, l’aggiunta della sostanza agli alimenti porta comunque ad applicare a questi ultimi il regolamento (CE) 258/97 per la nuova situazione di consumo che si determina, da rivalutare in relazione all’aumento delle fonti disponibili della sostanza in questione e dei livelli di esposizione da parte dei consumatori.
Nell' elenco delle sostanze ad effetto nutritivo o fisiologico sono incluse alcune delle sostanze impiegabili negli integratori, fermo restando quanto previsto dal Regolamento (CE) 258/97 sui nuovi prodotti e i nuovi ingredienti alimentari.
Nella lista, che non è comunque esaustiva, sono riportati sia l’ambito di riferimento per l’attribuzione di effetti nutritivi o fisiologici, in attuazione dell’art. 6, comma 4, lettera f) del decreto legislativo 21 maggio 2004, n. 169, sia gli eventuali apporti massimi, qualora definiti.
Gli effetti nutritivi o fisiologici vanno espressi compatibilmente con il modello dell’omeostasi, secondo i criteri definiti dal Consiglio d’Europa.
Al Ministero compete in ogni caso la valutazione da parte di ciascun integratore,l’ammissibilit
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