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domenica 25 ottobre 2009

La CAFFEINA. Ottimo "bruciagrassi" ma...

La caffeina appartiene chimicamente ad un gruppo di sostanze chiamate "purine" (il termine chimico è 1,3,7-trimetilxantina), presenti in natura nei chicchi di caffè, nelle foglie di tè, nella cioccolata, nel cacao e nei semi di cola (una pianta africana).
La caffeina viene spesso aggiunta nelle bevande gassate ed in molti farmaci o integratori vendibili senza ricetta. In natura esistono ben sessantatre specie di piante contenenti caffeina.

Effetti della caffeina
Anche se gli effetti ergogenici della caffeina non sono ancora stati pienamente chiariti, sembra ormai certo che essi siano mediati dalla liberazione di catecolamine. Questi ormoni sono chiamati rispettivamente adrenalina e noradrenalina oppure epinefrina e norepinefrina. La loro azione, massima durante uno spavento o uno sforzo improvviso ed intenso, agisce sia a livello centrale che periferico.

Per preparare il corpo a sostenere questo grosso impegno psicofisico le catecolamine:
- aumentano il flusso coronarico (maggiore apporto di sangue al cuore)
- aumentano la gittata cardiaca (maggiore apporto di sangue ai tessuti)
- aumentano la pressione arteriosa sistolica
- aumentano il flusso ematico muscolare, renale e cutaneo
- aumentano il metabolismo
- aumentano la produzione di glucosio (glicogenolisi) e la lipolisi
- bloccano i recettori dell'adenosina delle cellule adipose e di quelle nervose

La caffeina favorisce pertanto l'utilizzo di grassi come carburante, risparmiando le riserve glucidiche; aumenta il metabolismo corporeo favorendo il dimagrimento (viene spesso associata a prodotti dimagranti o anti cellulite); produce effetti analgesici nel sistema nervoso centrale, diminuendo anche la percezione di fatica e migliorando la velocità di reclutamento delle fibre nervose.
Dieta e caffeina

Assunzione di caffeina
Per massimizzare gli effetti positivi si consiglia di assumere dai 3 ai 6 mg di caffeina per Kg di peso corporeo, dai 180 ai 75 minuti prima della competizione sportiva. Piccole dosi possono essere assunte anche durante prestazioni di endurance, per esempio in vista del traguardo.
Considerata la grande variabilità individuale è buona regola sperimentare l'utilizzo di caffeina in allenamento, evitando di assumerla nei tre giorni che precedono la competizione. A causa dei possibili effetti collaterali si raccomanda di consultare un medico prima dell'uso.

Effetti indesiderati
L'assunzione di caffeina non è priva di rischi, soprattutto per coloro che normalmente evitano di assumerla con la dieta. In soggetti particolarmente sensibili alla sua azione, effetti collaterali anche importanti compaiono già a dosi moderate (due tazzine di caffé).
I classici sintomi da eccessiva assunzione di caffeina comprendono: eccitazione smodata, emicrania, insonnia, tremori, irritabilità. La caffeina favorisce la perdita di liquidi (effetto diuretico) e deve pertanto essere assunta insieme a bevande, mantenendosi ben idratati durante tutta l'attività fisica.

fonte: my-personaltrainer.it

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